Altro che leader Alfa, questa è la rivincita degli Omega!

rivincita omega lupo

Il ruolo del leader è tradizionalmente associato a quello dell’ Alfa e in un branco è effettivamente l’alfa il capo. Ma sappiamo perchè? Quali sono le sue effettive caratteristiche?

Probabilmente la maggior parte di noi crede che l’alfa sia il più forte da un punto di vista fisico e che, attraverso una dura lotta si conquisti l’ambito ruolo. Ciò ci induce a pensare che:

  1. La forza sia un requisito fondamentale per essere un capo. Da un punto di vista manageriale potremmo associare la forza all’aggressività, all’ “avere polso”, al leader autoritario. Hai mai avuto capi così?
  2. Per ricoprire il ruolo di capo branco, di leader, occorre una lotta, uno scontro dove ci sono tanti vinti e un solo vincitore. Ciò porta a dicotomie, conflitti, tensioni. E’ l’ambiente in cui vorresti stare?

Questo tipo di costrutto ha, infatti, diversi risvolti non funzionali ai bisogni delle attuali organizzazioni:

  • Leader potenziali che non amano scontri e conflitti si auto escludono a priori;
  • Le soluzioni ”win win” sono preferibili a quelle con un sono vincitore e molti sconfitti;
  • Rinforza il mito della forza, mentre i dati ci indicano che qualità come l’empatia, la gentilezza, l’accoglienza sono competenze strategiche e importanti, sono powerskills;
  • Nutre paradigmi culturali basate sul comando e controllo che oggi non sono sempre vincenti; le organizzazioni sono sempre meno verticalizzate e la leadership è diffusa.

Se fino ad oggi quindi non ti sei sentito leader in quanto ritieni di non avere le caratteristiche di un alfa, o se il capo autoritario ti suscita fastidio e malessere, potrebbe esserci una diversa chiave di lettura: la rivincita degli omega!

Tempo addietro ho postato una foto di un branco di lupi da cui ho tratto una metafora, a mio avviso calzante, sulla managerialità. Non ebbi modo di appurare il dato scientifico relativo alla foto, ho quindi condotto ora qualche ricerca sul branco. Mi è venuto in aiuto un amico che ha a che fare con la cura e addestramento di cani corsi.

Ho scoperto che l’alfa è il capo in quanto NON il più forte fisicamente ma in quanto il più intelligente. Il suo ruolo? Non è quello di difendere fisicamente il branco da attacchi esterni ma è quello di prendere decisioni per tutto il gruppo.

Sotto questa prospettiva possiamo associare il ruolo dell’alfa a quello del leader strategico, colui/colei che sanno prendere decisioni per tutto il team, hanno visione e pensiero sistemico.

La caratteristica principale di questo tipo di manager è quindi l’acume, la capacità di leggere dati e contesti e delineare di conseguenza la direzione.

Chi possiede allora la forza fisica nel branco?

E’ il Beta: è l’elemento più robusto, più forte fisicamente. La cui funzione è la difesa e l’attacco. Interessante notare che tra le sue caratteristiche vi è la tempra, ossia la capacità di reagire velocemente agli stimoli esterni.

Questa caratteristica è altresì importante in azienda; oggi il mercato è sempre meno prevedibile, saper quindi reagire rapidamente agli eventi è fondamentale.

L’ epifania in questa piccola ricerca per me è stata però scoprire il ruolo dell’omega. L’omega ha il ruolo di sedare le risse all’interno del branco e lo fa attirando l’attenzione su di se e creando quindi diversivi. Nei cuccioli si riconosce perchè in caso di lotte si mette a fare il ”buffone” per attirare attenzione e sedare le liti.

Quanto abbiamo bisogno oggi di persone in grado di disinnescare le tensioni, di portare allegria e benessere nei nostri luoghi di lavoro?

L’omega ha a cuore il benessere di tutti, e rischia in prima persona per evitare gli scontri. Estremizzando il concetto possiamo dire che l’omega ha uno scopo superiore a se, incarna il purpose che abbraccia l’intera collettività.

Non vi sembra che sia ancora più forte e coraggioso?

A mio avviso oggi abbiamo davvero bisogno di personalità omega che ci aiutino a raggiungere i risultati insieme, senza conflitti esasperati, che ci aiutini a vedere il NOI, magari con un bel sorriso.

In parte ciò trova riscontro nella “scienza della felicità”, di cui uno dei pilastri è ”più Noi e meno Io”. La forza del Noi e dello scopo oggi è il vero vantaggio competitivo.

Evviva gli omega dunque! Questo è il vostro tempo